Le legislazioni regionali sui trattamenti ambulatoriali di laser endovenoso: quali le regole e le leggi alle quali attenersi

A più di vent’anni dall’introduzione dei DRG nella sanità italiana, le regolamentazioni regionali su regole e rimborsi sono tuttora molto variabili e il setting assistenziale è variamente definito.
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Sabrina Brambilla

05 Agosto 2022

In termini normativi, in molte regioni, ai trattamenti ambulatoriali di laser endovenoso è attribuito in Italia il codice DRG 119. Il significato di questo codice DRG è “Ad alto rischio di non appropriatezza in regime di degenza ordinaria”.
Il concetto di “appropriatezza” è stato introdotto nel contesto normativo italiano in seguito alla Raccomandazione n° 17/1997 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa agli Stati membri “sullo sviluppo e l’attivazione dei sistemi di miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria”.
La Legge 449/1997, immediatamente successiva, recepiva la Raccomandazione europea e stabiliva che l’appropria-
tezza è uno dei profili da considerare nell’ambito del monitoraggio dell’attività ospedaliera.
Attraverso una serie di evoluzioni successive della normativa si è arrivati infine al “Nuovo Patto della Salute per gli anni 2014-2016”, che al punto 19 parla esplicitamente di specialistica ambulatoriale.

Il Nuovo Patto del 2014-2016 stabilisce che “le Regioni e le Province Autonome provvedono a individuare per le singole prestazioni o per pacchetti di prestazioni le eventuali limitazioni all’erogazione e, in via provvisoria, adeguati importi tariffari e adeguate forme di partecipazione alla spesa, determinati in maniera da assicurare minori oneri a carico del Servizio sanitario nazionale rispetto alla erogazione in regime ospedaliero”.

Il D.P.C.M 12 gennaio 2017 su “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza” (LEA), compresa la chirurgia vascolare, ha posto una particolare attenzione al tema dell’appropriatezza terapeutica, testimoniato da un elenco di DRG ad alto rischio di non appropriatezza in regime di degenza ordinaria. Il decreto prevedeva che le Regioni e le Province Autonome avrebbero dovuto adottare entro il 15 marzo 2017 adeguate misure per favorire il trasferimento dal regime di day surgery al regime ambulatoriale degli interventi chirurgici. La percentuale di questi trasferimenti sul totale dei ricoveri di day surgery avrebbe dovuto essere fissata entro il 28 febbraio 2017 dalla Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel SSN.
Per “regime ambulatoriale” il decreto intendeva che la prestazione doveva essere condotta in ambulatori protetti o situati in strutture di ricovero, purtroppo non indicando un tariffario delle singole prestazioni specialistiche ambulatoriali, compresa la chirurgia vascolare.

Al di là di tutte queste considerazioni normative, l’applicazione del DRG 119 avviene in Italia in modo molto variabile da Regione a Regione: sia in termini di semplice riconoscimento della possibilità degli interventi endovenosi laser per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica, sia in termini normativi regionali, di organizzazione dell’operatività all’interno delle strutture assistenziali e di rimborso SSN.
In conclusione, a più di vent’anni dall’introduzione dei DRG nella sanità italiana, le regolamentazioni regionali su regole e rimborsi sono tuttora molto variabili e il setting assistenziale è variamente definito. Le regolamentazioni coprono solo l’aspetto organizzativo e non l’aspetto dei requisiti minimi strutturali e questo sta ritardando l’apertura degli ambulatori.
Fondamentale sarà l’aggiornamento e il completamento dei sistemi di classificazione e codifica a livello nazionale, non esistendo ancora una codifica per la chirurgia laser endovenosa, si fa ricorso al DRG 119 per legatura e stripping.

Per questo lavoro di aggiornamento e completamento dei sistemi di classificazione e codifica si dovrà tenere conto
che non è più possibile ricorrere al flusso delle SDO perché per molte Regioni le prestazioni, in particolare in ambito di chirurgia vascolare, non sono più svolte in regime di ricovero.
Si dovrà tenere inoltre conto dell’innovazione tecnologica, delle valutazioni costi/efficacia e, per quanto riguarda la chirurgia laser endovenosa, della sua sicurezza e minima invasività.

Conclusioni

Trattamenti ambulatoriali di laser endovenoso
L’aggiornamento dei LEA favoriscono il trasferimento degli interventi di chirurgia delle varici dal day surgery al regime ambulatoriale protetto o inserito in strutture di ricovero.

Difficoltà nei sistemi di classificazione
Il trasferimento al regime ambulatoriale impedisce il ricorso al flusso delle SDO.

DRG e regolamentazione rimborsi
Le regolamentazioni regionali sui rimborsi sono tuttora molto variabili e il setting assistenziale non è uniformemente definito.

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