
Lo stripping rappresenta la tecnica di trattamento chirurgico tradizionale standard per le varici. Negli ultimi anni si sono affermate tecnologie mininvasive innovative che utilizzano l’ablazione termica endovenosa, mediante laser (EVLA) o radiofrequenza (RFA), entrambe indicate per il trattamento della vena grande safena (GSV), della vena piccola safena (SSV) e dei principali tronchi safenici.
Al fine d’introdurre questo tipo di metodiche nel contesto ospedaliero di riferimento, l’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha intrapreso un percorso di valutazione delle diverse tecniche con uno strumento multidimensionale e multidisciplinare di Health Technology Assessment (HTA), rispettando così i più rigorosi criteri di evidence-based medicine.
Le dimensioni valutate sono state: rilevanza generale (intesa come analisi delle evidenze scientifiche finalizzata all’inquadramento delle differenti alternative tecnologiche nonché del bacino di utenza della popolazione di riferimento); efficacia e sicurezza; impatto organizzativo; dimensione economica.
Inoltre è stata effettuata una multicriteria decision analysis (MCDA), come richiesto all’interno del contesto di Regione Lombardia, ossia di una valutazione quantitativa a impatti multipli. La procedura ha avuto come esito finale un punteggio normalizzato di sintesi.
La prioritizzazione delle quattro dimensioni oggetto di valutazione è stata effettuata dalla Commissione Aziendale HTA della ASST, facenti capo a: Farmacia, Controllo di Gestione, Provveditorato, Ingegneria Clinica e Direzione Medica. Ciascun valutatore, in modo indipendente, ha classificato le dimensioni in ordine di priorità: la dimensione “Efficacia e sicurezza” è stata quella ritenuta più rilevante, seguita da “impatto economico e finanziario”, “Impatto organizzativo” e “Rilevanza generale”.