Tecniche mininvasive per il trattamento chirurgico delle varici: una valutazione HTA

Una dettagliata analisi del costo beneficio di una chirurgia tradizionale e delle nuove tecnologie che vanno a sostituirla, con un’attenzione a tutti i punti economici non solo diretti, ma anche indiretti legati al sociale.
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Giovanni Acquaroli

09 Agosto 2022

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Maddalena Branchi

09 Agosto 2022

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Silvia Goglio

09 Agosto 2022

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Antonio Picciché

09 Agosto 2022

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Marcello Sottocorno

09 Agosto 2022

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Lo stripping rappresenta la tecnica di trattamento chirurgico tradizionale standard per le varici. Negli ultimi anni si sono affermate tecnologie mininvasive innovative che utilizzano l’ablazione termica endovenosa, mediante laser (EVLA) o radiofrequenza (RFA), entrambe indicate per il trattamento della vena grande safena (GSV), della vena piccola safena (SSV) e dei principali tronchi safenici.
Al fine d’introdurre questo tipo di metodiche nel contesto ospedaliero di riferimento, l’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha intrapreso un percorso di valutazione delle diverse tecniche con uno strumento multidimensionale e multidisciplinare di Health Technology Assessment (HTA), rispettando così i più rigorosi criteri di evidence-based medicine.

Le dimensioni valutate sono state: rilevanza generale (intesa come analisi delle evidenze scientifiche finalizzata all’inquadramento delle differenti alternative tecnologiche nonché del bacino di utenza della popolazione di riferimento); efficacia e sicurezza; impatto organizzativo; dimensione economica.

Inoltre è stata effettuata una multicriteria decision analysis (MCDA), come richiesto all’interno del contesto di Regione Lombardia, ossia di una valutazione quantitativa a impatti multipli. La procedura ha avuto come esito finale un punteggio normalizzato di sintesi.
La prioritizzazione delle quattro dimensioni oggetto di valutazione è stata effettuata dalla Commissione Aziendale HTA della ASST, facenti capo a: Farmacia, Controllo di Gestione, Provveditorato, Ingegneria Clinica e Direzione Medica. Ciascun valutatore, in modo indipendente, ha classificato le dimensioni in ordine di priorità: la dimensione “Efficacia e sicurezza” è stata quella ritenuta più rilevante, seguita da “impatto economico e finanziario”, “Impatto organizzativo” e “Rilevanza generale”.

Rilevanza generale e impatto organizzativo

In termini di rilevanza generale delle tecnologie, le tecniche endovascolari (EVLA e RFA) hanno dato risultati complessivi simili a quelli ottenuti mediante tecnica chirurgica tradizionale, con il vantaggio di essere mininvasive, pertanto possono essere condotte anche in un setting ambulatoriale, non richiedendo un regime di ricovero ospedaliero: esse risultano vantaggiose per ridotta invasività e flessibilità della procedura. La metodica tradizionale mantiene invece un lieve vantaggio in termini di sicurezza.

Di grande rilevanza per la scelta dell’apparecchiatura è anche l’impatto organizzativo, valutabile in termini di: minor complessità di esecuzione della procedura; ottimizzazione del personale coinvolto; necessità di adeguamento impiantistico; formazione personale; durata dell’intervento chirurgico e del soggiorno ospedaliero.

I punteggi attribuiti nell’ambito della presente valutazione indicano, complessivamente, la superiorità delle nuove tecnologie (EVLA e RFA), che tra loro risultano essere equivalenti, rispetto alla chirurgia tradizionale. I sotto-criteri che hanno determinato la superiorità delle nuove tecnologie sono l’“ottimizzazione del personale coinvolto” e la “durata dell’intervento chirurgico e del soggiorno ospedaliero”. Nel primo caso, la possibilità di ridurre il personale coinvolto nella procedura e una riallocazione delle risorse suggerisce un vantaggio delle nuove procedure in confronto al percorso standard. Ulteriore elemento di vantaggio è la minor durata dell’intervento e la possibilità che sia inserito in un percorso di bassa intensità e, idealmente, in un prossimo futuro, senza l’utilizzo della sala operatoria e con dimissione nella medesima giornata dell’intervento.

Efficacia e sicurezza

L’evidenza scientifica più significativa è recente una metanalisi Cochrane (Nesbitt et al. 2014) [1], che ha analizzato le tecniche di stripping della vena safeno-femorale, terapia sclerotizzante eco-guidata con iniezione di schiuma (UGFS), ablazione con radiofrequenza (RFA), terapia endovenosa con laser (EVLA). La metanalisi includeva 13 studi controllati e randomizzati, per un totale di 3.081 pazienti complessivi. Dall’analisi non emergono differenze statisticamente significative tra EVLA e RFA rispetto alla chirurgia tradizionale in termini di ricorrenza di varicosità e ricanalizzazione precoce. Per quanto riguarda lo stimolo alla neovascolarizzazione, la metanalisi ha trovato un’associazione statisticamente significativa a favore di EVLA.

Sei degli studi di comparazione tra EVLA e tecnica chirurgica descrivono i problemi tecnici nell’esecuzione della procedura, rilevando una differenza statisticamente significativa che mostra una minor occorrenza di complicanze nei pazienti trattati con EVLA. Comparando RFA e chirurgia, non sono state riscontrate differenze statisticamente significative.

In termini di qualità di vita, i pazienti riferiscono generalmente un miglioramento, a prescindere dalla tecnologia utilizzata. Per quanto riguarda la durata dell’ospedalizzazione, la maggior parte dei pazienti ha ricevuto il trattamento senza essere in regime di ricovero ordinario, ma in generale i pazienti sottoposti a tecniche endovascolari (EVLA e RFA) hanno una minor probabilità di trascorrere la notte in ospedale.

In conclusione, pur in presenza di evidenze limitate, è possibile sostenere che le tecniche minimamente invasive non sono inferiori, come efficacia e sicurezza, alla chirurgia tradizionale. Al momento, i benefici appaiono sostanzialmente sovrapponibili, ma per confermare questi dati ed evidenziare potenziali differenze, in modo maggiormente robusto, vi è la necessità di ulteriori studi randomizzati controllati di dimensioni più ampie di quelli attualmente disponibili in letteratura.

Impatto economico e finanziario

Al fine di valutare il profilo economico e finanziario delle diverse metodiche occorre considerare l’analisi dei costi
del processo, la valutazione di costo/efficacia e l’analisi di budget impact (BIA), il tutto assumendo il punto di vista dell’ASST che deve implementare la nuova tecnologia.
L’analisi dei costi del processo a sua volta deve tenere conto del processo di presa in carico e follow-up del paziente, che prevede le analisi strumentali e le visite prima dell’intervento, il costo del processo chirurgico (70 minuti di occupazione di sala per lo stripping e 55 minuti per EVLA ed RFA). Oltre a ciò si devono considerare i costi dei materiali di consumo e i costi di degenza.
Dalla valorizzazione dei percorsi sopra descritti si evince un diverso assorbimento di risorse per processo, ovvero:
1.459,34 € per lo stripping, 1.607,14 € per EVLA e 1.692,74 € per RFA.
La tecnologia che presenta un rapporto costo-efficacia più conveniente (ovvero più basso) è EVLA, ossia il laser, seguito da RFA e dallo stripping. Il maggior costo connesso alle tecnologie alternative risulta essere, quindi, compensato dall’incremento di efficacia generato dalle stesse.

L’eventuale introduzione di una delle due tecnologie alternative analizzate genererebbe un impatto sul budget dei costi dei beni di consumo. In particolare ciascuna procedura laser incrementa il costo (IVA inclusa) dei beni di consumo di 341,33 €, mentre ciascuna procedura RFA aumenta il costo dei beni di consumo di 426,73 €. La BIA per le 75 procedure mediamente effettuate in un anno ammonta a 25.599,52 € per la tecnologia EVLA e a 32.004,53 € per la RFA.

BIBLIOGRAFIA
1. Nesbitt C, Bedenis R, Bhattacharya V et al. Cochrane Database Syst Rev. 2014;(7):CD005624

Conclusioni

EVLA ed RFA risultano preferibili rispetto alla chirurgia tradizionale (stripping) relativamente alle dimensioni “Rilevanza generale” e “Impatto organizzativo”.

EVLA ed RFA risultano più convenienti rispetto alla dimensione “Impatto economico e finanziario”.

L’indice sintetico di valore più alto, pari a 0,37, è relativo all’introduzione della tecnologia Laser (EVLA), che risulta complessivamente l’ipotesi migliore in riferimento agli elementi presi in considerazione nella presente analisi.