Tenendo conto delle oscillazioni della fibra, delle indicazioni del manuale [10] e delle fibre [11], del fatto che per l’uso clinico si vanno a utilizzare, in genere non più di 8 W, non è stato inserito nelle norme interne l’utilizzo degli occhiali agli operatori a distanza maggiore di 50 cm. Nel caso preso in considerazione, i presenti nella ZLC, un’ampia sala operatoria, con una distanza occhio-fibra superiore a 50 cm dalla fibra ottica, possono essere considerati ragionevolmente al sicuro da possibili danni oculari.
Dalle considerazioni suddette il chirurgo e il personale di sala non hanno l’obbligo di indossare gli occhiali quando operano a una distanza maggiore della distanza, che sarà riportata nelle norme di sicurezza stimata nel
caso specifico. Nel caso si operi a distanze inferiori l’uso di protettori dell’occhio diviene obbligatorio.
Andando a valutare la mobilità del laser e le oscillazioni della fibra, sono state considerate non necessarie le schermature, quando la distanza delle pareti, delle porte e delle vetrate, come anche delle superfici riflettenti sono maggiori di un metro.
DPI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Gli occhiali di protezione, ipotizzando un’esposizione a 10 cm possibile nel worst scenario 1, devono avere un livello di protezione secondo la [7]: D 1430-1510 LB4.
La trasmissione del filtro di protezione della luce dev’essere adeguata all’intensità presente in sala senza l’uso delle scialitiche, alterando il meno possibile lo spettro visibile. Se del caso dovrà poter essere in-
dossato comodamente sopra gli occhiali da vista.
Le norme interne di comportamento e sicurezza laser riporteranno alle misure di “salute e sicurezza” adottate.
Il personale nella ZLC (Zona Laser Controllata) dev’essere comunque autorizzato, previa idoneità sanitaria, all’esposizione alle radiazioni ottiche e informato, formato e addestrato adeguatamente.
È opportuno che le norme interne di sicurezza e il comportamento richiamino le procedure di sicurezza , andando con questo a includere anche quelle previste dal costruttore, per prevenire la diffusione accidentale di luce laser nell’ambiente, quali il controllo di eventuali perdite di luce guida lungo la fibra. Quest’ultima verrà verificata attraverso la luce di puntamento, prima dell’erogazione della luce laser da 1470 nm.
Altri controlli andranno fatti su:
• guaina della fibra che dovrà essere a 5 cm dall’uscita;
• presenza di una protezione sul pedale di attivazione del laser, che andrà disattivata;
• funzione del laser in standby per blocco per erogazione accidentale;
• pulsante di blocco completo ed immediato del laser.
Tutto ciò fa parte nel caso specifico, dei check presenti nel manuale di uso del costruttore del laser o in quello della fibra associata.