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The Veins N. 3

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Dicembre | 2019

ANNO I – N. 3 DICEMBRE 2019

The Veins Magazine Quadrimestrale di informazione per il Medico

Gli articoli di questo numero affrontano vari aspetti della tecnica laser endovenosa ELVeS.

I dottori Rostan e Bitossi, sull’esperienza di ben 10 mila trattamenti, confermano che le complicanze risultano molto contenute e gestibili. I loro dati sono di operatori che hanno costruito un notevolissimo know-how, ma che applicano con attenzione le regole di un trattamento ambulatoriale, in anestesia locale, con poche o nessuna flebectomia.

Il dottor Pinzetta illustra, con il suo caso clinico, il trattamento di una recidiva dopo chirurgia della vena piccola safena. È noto a tutti come il trattamento con revisione di crosse di recidive dopo chirurgia possa essere anche molto complesso e a rischio di complicanze. L’esecuzione di un trattamento ambulatoriale endovascolare ecoguidato, con laser, in anestesia locale, risulta essere più semplice per l’operatore e meno pericoloso per il paziente. Ma richiede un’esperienza consolidata nell’uso del laser endovenoso da parte dell’operatore e la presenza di un moncone safenico residuo di almeno 2-3 cm di lunghezza.

Il dottor Leo discute quali possano essere gli elementi che consentono di ottimizzare i risultati della tecnologia ELVeS. Tra quelli citati, a mio avviso, il più importante resta la quantità di energia “sufficiente”, grazie a un calcolo semplificato dalla regola del x10, erogata correttamente grazie alla funzione ELVeS Signal resa disponibile dal laser.

I dottori Borin e Moscatelli affrontano il tema del ruolo che ELVeS ricopre nel trattamento dell’ulcera venosa. Ottenuta una gestione medica che vada a pulire e stabilizzare l’ulcera con medicazioni e bendaggi ottimali, si andrà ad affrontare l’eliminazione del reflusso safenico e delle perforanti intorno all’ulcera stessa, portando a una accelerazione della guarigione (studio EVRA), oltre a una riduzione del tasso di recidive a lungo termine (studio ESCHAR). Il trattamento laser endovenoso è perfetto per pazienti anziani con ulcere, con comorbidità, poco ben disposti a un trattamento chirurgico tradizionale e all’elastocompressione di mantenimento.

I colleghi Karathanos e Giannoukas hanno confrontato i risultati di tre tecniche utilizzate nel trattamento termoablativo (radiofrequenza closure fast, laser endovenoso angiodinamic e laser endovenoso ELVeS), con particolare attenzione al decorso post-operatorio. Viene spesso riportato che il laser endovenoso ha un decorso post-operatorio doloroso. Questa è una “leggenda metropolitana”, che nasce da risultati di analisi effettuate con materiali di prima generazione, con fibre nude a punta piatta e lunghezza d’onda del laser che veniva assorbita dall’emoglobina. Al contrario, come viene dimostrato dai colleghi greci, il trattamento ELVeS si è rivelato un gold standard in termini di dolore post-operatorio e miglioramento precoce del parametro VCSS.

Buona lettura

Tecniche mininvasive per il trattamento chirurgico delle varici: una valutazione HTA

Una dettagliata analisi del costo beneficio di una chirurgia tradizionale e delle nuove tecnologie che vanno a sostituirla, con un’attenzione a tutti i punti economici non solo diretti, ma anche indiretti legati al sociale.

EVLA ed RFA risultano preferibili rispetto alla chirurgia tradizionale (stripping) relativamente alle dimensioni “Rilevanza generale” e “Impatto organizzativo”.

EVLA ed RFA risultano più convenienti rispetto alla dimensione “Impatto economico e finanziario”.

L’indice sintetico di valore più alto, pari a 0,37, è relativo all’introduzione della tecnologia Laser (EVLA), che risulta complessivamente l’ipotesi migliore in riferimento agli elementi presi in considerazione nella presente analisi.

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Valutazione dei rischi e management di un laser per chirurgia endovascolare

L’argomento che segue rappresenta una disamina rispetto alla normativa attuale e a ciò che avviene durante un intervento chirurgico con un laser da 1470 nm.

Un laser medicale presenta fattori di pericolo e rischi sia diretti, per la presenza del fascio laser stesso, sia indiretti, dovuti a fattori legati al dispositivo medico e alle interazioni fascio-combustibili e infiammabili.
L’introduzione di un laser necessita di valutazione rischi e benefici. Tra i rischi da stimare ci sono quelli associati all’introduzione della pratica laser e dalle misure di contenimento di questi ultimi.
L’articolo riporta l’analisi dei dati utili all’ingegneria clinica.

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In evidenza in questo numero

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Trattamento di una recidiva della crosse safeno-poplitea
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Il trattamento dell’ulcera venosa
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Laser endovenoso: complicanze
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